Oliere in Tavola: l’UE ha scelto di non tutelare i consumatori

Oliere in Tavola: l’UE fa marcia indietro

Convinti di farci un torto, Gran Bretagna, Germania, Danimarca, Olanda e Austria hanno fatto un grande regalo all’Italia.  Spieghiamoci…., di questi tempi i regali all’Italia sono davvero pochi: la Commissione europea ha ritirato la proposta che, presentata la scorsa settimana tra le polemiche, avrebbe obbligato i ristoratori a servire l’Olio in bottiglie monouso per garantirne la qualità. La notizia della retromarcia è stata comunicata dal commissario Dacian Ciolos.

OLIERE IN TAVOLA: DACIAN CIOLOS RITIRA LA PROPOSTA A “suggerire” il ritiro della proposta è stato il premier britannico David Cameron ma in molti pensano ci sia lo zampino Angela Merkel che sembra, da un po di tempo a questa parte, remare contro gli interessi degli stessi amici tedeschi. Essi, infatti, anche grazie a lei, ora potranno essere certissimi che a tavola, nei loro Paesi, potrebbero bere al posto dell’Olio Extra Vergine di Oliva salutare e genuino come quelli garantiti dalla Aziende Agricole Italiane, vere e proprie schifezze con gravissime ricadute sulla loro salute.

OLIERE IN TAVOLA: CAMERON E MERKEL HANNO FATTO ALL’ITALIA UN GRANDE FAVORE Attenzione!! All’Italia, però, hanno fatto un grande favore perché i cittadini dei Paesi oppositori oggi sanno per certo che la qualità e la sicurezza alimentare non è loro garantita neanche nei locali pubblici. Italia e Portogallo, invece, sono salve perché avevano già messo al bando la vecchia oliera anonima dai tavoli di ristoranti e trattorie o dai banconi di bar e tavole calde. I Turisti prenderanno ora coscienza del fatto che a garantire la Tavola nei locali pubblici saranno solo Italia e Portogallo. Particolare, questo, che unito al consumo dell’altrettanto celebre Vino Italiano, costituirà un indubbio valore che si registrerà sul Pil del Bel Paese.

David Cameron e Angela Merkel con relative lobby sono, per fortuna sia degli italiani che degli inglesi e dei tedeschi, solo una piccola parte di queste grandi Nazioni che ora hanno capito che i loro governanti non tengono alla loro salute a tavola. Volentieri diamo un suggerimento ai cittadini e alle attività di ristorazione europee che cercano un Olio Extra Vergine di Oliva di Frantoio tra i migliori del mondo: si chiama Simply Med, il nuovo Brand Etico italiano che commercializza i migliori oli delle 5 terre del Sud. Ecco il link: http://dietamediterraneashop.it/it/

I CITTADINI EUROPEI NON POSSONO ESSERE PIU’ CERTI DELLA QUALITA’ A partire dal primo gennaio 2014, l’avrebbero dovuto fare anche gli altri partner europei, in quanto sarebbe dovuto scattare l’obbligo di utilizzare bottiglie di Olio d’Oliva con un tappo anti-manomissione per evitare che qualche ristoratore disonesto riutilizzi una bottiglia con una bella etichetta di olio d’oliva di alta qualità, versandovi invece del prodotto scadente. Ciò significa che i cittadini europei non potranno sapere se il ristoratore sta somministrando olio di scarsissimo livello con le ovvie gravi ricadute sulla loro salute. Tranne in Italia e in Portogallo.

Alla fine, però, a “loro” parere, hanno avuto la meglio Gran Bretagna, Germania, Danimarca, Olanda e Austria che, invece, non hanno fatto altro che valorizzare la buona tavola “in Italia” alla quale non manca e non mancherà così come il Vino anche l’Olio certificato ed Eccellente. Un vantaggio non da poco poiché sublima l’orientamento dei nuovi mercati verso Olio e Vino Italiano che, come ha recentemente evidenziato AIS – Associazione Italiana Sommelier nel corso della giornata nazionale dell’Olio e del Vino, non hanno secondi al mondo.

DAVID CAMERON E ANGELA MERKEL REMANO CONTRO I LORO CITTADINI C’è da augurarsi che David Cameron e Angela Merkel continuino così anche sulle banche prima che la loro politica devasti i loro stessi popoli che, invece, dimostrano di apprezzare senza ombra di dubbio Olio e Vino italiano.

DIETA MEDITERRANEA E DIETA CELTICA: NELLA GREEN ECONOMY VINCE LA PRIMA In Europa l’Olio (quello buono) rappresenta anche la reale diversità tra i popoli del Mediterraneo (come l’Italia) e le rimanenti nazioni del Nord Europa con caratteristiche celtiche. L’Italia, ricca del patrimonio Agro Economico rappresentato dalla Dieta Mediterranea, basa la sua tavola sull’Olio Extra Vergine di Oliva e sul Vino, tipica bevanda della tavola mediterranea. E’ sufficiente rammentare che Gesù di Nazareth, a tavola, compie miracoli trasformando le otri di Acqua in “buon vino” (miracolo di Cana) e, al momento dell’istituzione del rito eucaristico, Egli stesso diventa “Vino” per un’alleanza senza più sacrifici di sangue. Il vino, dunque, rappresenta la bevanda per eccellenza delle convivialità e l’Olio di Oliva il “principe” dell’alimentazione mediterranea considerata il futuro alimentare – cuore della Green Economy – poiché alimentazione assolutamente più salutistica e meno idrovora dell’alimentazione celtica che si basa sull’uso dello strutto e della birra. I modelli alimentare inglese e tedesco, infatti, proprio per il fatto che sono quelli che richiedono più consumo di acqua dolce, sono destinati al collasso. Ciò motiva la guerra preventiva che come campo di battaglia ha la tavola. Guerra persa in partenza, almeno contro l’Italia, patria della Dieta Mediterranea che l’UNESCO ha riconosciuto, tra l’altro, Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

L’UNIONE EUROPEA, I CETRIOLI CURVI E LE BANANE LUNGHE… A chi pensa che la discussione sull’oliera non sia seria basta ricordare che l’UE ha discusso, invece, molto seriamente della “curvatura dei cetrioli”. Tra la curvatura del celebre ortaggio e l’Olio c’è una bella differenza visto che l’Extravergine di Oliva puro è consigliato in tutte le diete alimentari che proteggono la salute. ma pare che il dibattito nell’Ue abbia una particolare predilezione per la curvatura del cetriolo e la lunghezza delle banane. Oltre all’esatta angolatura del vegetale, infatti, si stabilì che i frutti dall’alto contenuto di potassio, per essere commercializzate “legalmente” nel nostro continente, dovessero avere una lunghezza minima di 14 centimetri e 27 millimetri.

A questo punto se l’interesse di questi “politici” è quello di tentare l’affossamento dell’Italia tramite la valorizzazione del cetriolo “curvo” e della banana “non più corta di 14 centimentri e 27 millimetri”, visti i tempi, a questo punto potremmo concludere che i cetrioli li hanno come volevano, le banane pure, allora un po di Olio …., l’Italia glielo regala. Quando è troppo è troppo!

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