Flaminio Fidanza: omaggio ad un illustre nutrizionista italiano

Poco risalto è stato dato alla morte del Professor Flaminio Fidanza, illustre nutrizionista di fama internazionale, collaboratore di Ancel Keys nel più celebrato Studio Epidemiologico in campo nutrizionistico grazie al quale si tenne a battesimo il miglior stile di vita al mondo: la Dieta Mediterranea.

Cercando nel web notizie sullo Scienziato  sono incappato spesso in definizioni del tipo “massimo esperto mondiale di Dieta Mediterranea”, quando credo che al Professore avrebbe fatto maggior piacere essere ricordato come uno dei massimi esperti perché la Cultura per uomini come lui non può che essere condivisione e confronto, concetto socratico che da sempre sovrasta ogni vita spesa per conoscere sempre di più e meglio. Del resto anche Ancel Keys, poco prima della sua morte, a quanti gli chiedessero se la sua longevità fosse stata favorita dalla Dieta Mediterranea da lui sempre seguita, soleva rispondere: Very likely, but no proof” – “molto probabilmente, ma  non ci sono prove”    

Di Flaminio Fidanza è poco importante ricordare i numerosi titoli e le onorificenze, visto che egli contribuì addirittura a identificare e propagandare al mondo intero quello che oggi l’Unesco riconosce come Bene dell’Umanità e l’intera Comunità Scientifica come Best Lifestyle.  Piuttosto credo sia doveroso esprimere una valutazione altra per un Uomo che ha scritto una Storia importante  e per quanti cercano con umiltà ogni giorno, di concorrere al bene comune: Fidanza diede compiutamente senso alla sua esistenza ed oggi è già divenuto esempio eccellente di quella Scienza che opera al solo scopo di migliorare le condizioni di vita di ogni uomo.

“Dato il notevole numero di fattori che concorrono a formare le nostre abitudini alimentari è facile incorrere in ripetuti errori dietetici e instaurare situazioni dannose per il nostro organismo che potranno essere evitate o controllate se un’opera lenta e graduale di educazione nutrizionale sarà svolta in modo così efficiente da creare nella popolazione una coscienza nutrizionale, meta questa il cui raggiungimento incontrerà notevoli difficoltà e richiederà vari anni di applicazione, dato che le abitudini alimentari hanno così profonde radici nella personalità umana e nelle tradizioni socio-culturali.”
L’Accademia della Dieta Mediterranea  custodirà sempre queste parole “alte” come ricordo imperituro di un Uomo che sovrappose, sino a renderle una sol cosa, passione e lavoro, scienza e umanesimo. Questa sorta di monito sarà, altresì, metabolizzato dall’Accademia come un suo preciso fine, nel tentativo di orientare i comportamenti alimentari futuri verso il miglior stile di vita possibile, la nostra amata Dieta Mediterranea.

Vi lascio con le raccomandazioni alimentari con cui Fidanza sintetizzò la Dieta Mediterranea:

” Carne non più di due volte a settimana, meglio se di animali da cortile, latte scremato, formaggi magri, pasta non più di 80 grammi al giorno, come pesce va bene il tonno, verdure e frutta a sazietà, olio d’ oliva».

Foto: Keys Collection, CVD History Archive, School of Public Health, Univ. of Minnesota

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