L’OMS dichiara guerra alla carne! E noi?

La dieta mediterranea come brand salvavita

Si vociferava da tempo che le carni rosse e le carni lavorate (wurstel, insaccati industriali, etc.) fossero, in qualche modo, collegate alla comparsa di alcune forme neoplastiche. Ora è ufficiale… l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) conferma il legame tra l’eccessivo consumo di queste tipologie alimentari e l’incidenza di tumori al colon retto in primis, ma anche al pancreas ed alla prostata. Tutto ciò è stato pubblicato sulla rinomata rivista scientifico-medica The Lancet Oncology e tali informazioni ufficiali sono state comunicate ai governi che, dunque, non potranno più non tenerne conto.

Occorre, innanzitutto, premettere per carni rosse si intendono quelle di vitello, manzo, maiale, cavallo etc. mentre con quelle rosse trattate ci si riferisce ai wurstel, prosciutto, salsicce e pancetta (ovvero quei prodotti alimentari che hanno subìto processi industriali per esaltarne le caratteristiche organolettiche quali salatura, stagionatura, fermentazione, affumicatura etc.). Detto ciò è bene spiegare, in maniera estremamente semplice, perché il consumo eccessivo di questi prodotti è dannoso per la salute. Le carni rosse sono ricche di ferro-eme, un potente ossidante che può provocare stress ossidativo e danni al DNA, i primi eventi che determinano la trasformazione delle cellule normali in cellule tumorali. In quelle lavorate, poi, si aggiungono nitrati e nitriti, utilizzati soprattutto per la conservazione, che, all’interno dell’organismo umano, possono subire delle modificazioni chimiche con produzione di nitrosammine, a spiccata attività cancerogenetica. Da non dimenticare, però, che anche la cottura, come quella alla griglia o alla brace o, ancora quella prolungata, può determinare la produzione di sostanze pericolose (idrocarburi policiclici aromatici ed ammine eterocicliche) con conseguente aumento del rischio.

Ora… in un momento storico particolare, in cui tutti parlano di alimentazione (basta osservare l’estrema diffusione di programmi televisivi dediti alla cucina, di riviste specializzate di settore, etc.), in cui tutti prediligono un regime alimentare piuttosto che un altro (veganismo, paleodieta, vegetarianismo e, da poco tempo a questa parte, crudismo ed altre “strane teorie” quale “airDiet”) a conferma del fatto di come e quanto la popolazione si stia interessando al concetto di mangiare bene ma, soprattutto, sano (inteso anche come Diritto Umano da tutelare nella maniera più assoluta), forse è necessario “sedare gli animi” ed evitare di creare inutili ed esagerati allarmismi e confusioni!

Quale Biologa e Manager della Dieta Mediterranea, ed in virtù degli studi condotti da una vita, concordo con quanto detto dall’OMS, ma tengo a precisare che, come in tutto, È L’ECCESSO CHE CREA IL DANNO. Mi preme, dunque, sottolineare come sia sufficiente adottare uno stile di vita sano qual è la Dieta Mediterranea, che predilige e suggerisce il consumo di cibi freschi, verdure e frutta (in pieno rispetto alla relativa stagionalità, ovviamente), carni bianche e, con una certa parsimonia, anche quelle rosse fresche. Il successo millenario di questo “brand salvavita”, come definito dallo stesso ministro Lorenzin durante la conferenza “Nutrire il Pianeta, nutrirlo in salute” in programma al Palazzo Italia di Expo Milano 2015, e che, dal 2010, non a caso, il Comitato Intergovernativo dell’UNESCO l’ha ufficialmente iscritta nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità, consiste proprio nel fatto che prevede il consumo non di questo o quel prodotto ma di tutto in quantità modeste, soprattutto variando ogni giorno.

Quello che auspico, insieme ai miei colleghi, è che si possano colmare le lacune culturali alimentari piuttosto che consentire alla popolazione di riempire i carrelli, nei supermercati, di prodotti pubblicizzati dalle grandi multinazionali (che poco hanno di salutare), o di perseverare nell’errore seguendo la Dieta “dell’ultim’ora”, ribadendo, ancora una volta, che per tutto esiste un corretto equilibrio e che, come sosteneva Paracelso, “SOLO LA DOSE FA IN MODO CHE IL VELENO NON FACCIA EFFETTO”.

Foto: da soalca.it

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