La storia che piace all’Italia: Silvia, dalla Dislessia al bene comune.

Silvia Lanzafame – Amministratore Unico di Dieta Mediterranea srl

In Italia una storia bella, finalmente! Una storia che dimostra come la Famiglia sia la fabbrica della vita ove i giovani, con l’aiuto dei genitori, riescono a costruire scelte coraggiose oggi fondamentali per dare forma “l’Italia più bella”.
Silvia Lanzafame si racconta e ci rende partecipi di una battaglia silenziosa combattuta insieme alla sua famiglia e all’affetto dei suoi amici contro l’isolamento provocato dalla Dislessia e di come, dopo avere ascoltato le parole del Santo Padre in occasione della visita pastorale in Calabria, si è ritrovata ad investire la sua vita in un importante progetto per il bene comune. Un progetto “Simply Med“ che, per mezzo della Dieta Mediterranea, mira ad educare i giovani ad una sana e corretta alimentazione e, contestualmente, a far si che il Cibo Sano possa essere un diritto di tutti. Un progetto in grado di contaminare, come sta accadendo, centinaia di famiglie in pochi mesi dalla sua partenza e destinato a diventare un riferimento culturale per molti.

Silvia Lanzafame è attualmente Amministratore Unico della Dieta Mediterranea srl e ha depositato la prima Master Brand Etica in campo internazionale per la distribuzione di Prodotti e Alimenti della Dieta Mediterranea. Si chiama “Simply Med”, significa Semplice e Mediterraneo e rappresenta il Brand del Cibo Sano proveniente dalle Aziende Contadine del Mezzogiorno d’Italia, “patria” della Dieta Mediterranea.

SILVIA: HA VINTO L’AMORE DELLA MIA FAMIGLIA
Silvia ha compiuto 24 anni e da circa sei, dopo una lunga battaglia combattuta insieme al papà e alla mamma contro la difficoltà nell’apprendimento a scuola, ha scoperto di essere affetta da dislessia, dunque di non essere “stupida” come invece, per anni, le hanno lasciato credere insegnanti superficiali e incapaci di scrutare a fondo le problematiche dei ragazzi a scuola.

“Quando ho scoperto di essere dislessica – ha dichiarato Silvia a Il Vaticanese.it -ho pianto di gioia perché per anni, a scuola, mi dicevano di essere stupida  Poi, quando i medici mi hanno detto che non era così e ho scoperto che una percentuale importante di bambini, come me, erano dislessici proprio a causa della disattenzione e impreparazione degli insegnanti, ho compreso che dovevo fare qualcosa per sopperire alle lacune che in Italia mostra in tal senso l’Istituzione scolastica”

Oggi Silvia è alla conclusione dei suoi studi di Economia Aziendale ed è testimone di una importante battaglia culturale a supporto dei bambini dislessici e delle loro famiglie. Ma c’è di più: proprio nei giorni di Natale 2012 Silvia festeggia il primo anno di vita della Dieta Mediterranea srl, l’Azienda di cui è Amministratore Unico e che si propone di ricongiungere giovani e famiglie alle abitudini alimentari salutistiche della Dieta Mediterranea, promuovendo il mercato del cibo buono della tradizione contadina italiana, per il bene della salute.

Questa bella storia nasce a Cosenza all’interno di una famiglia che, grazie all’unione e al dialogo, è riuscita non solo a superare un difficilissimo momento vissuto in prima persona da Silvia all’epoca poco più che fanciulla, ma ad offrire alla stessa ragazza supporto e fiducia perché dalla mancanza di comprensione da lei subita nella scuola media e media superiore, potesse scaturire uno straordinario progetto di vita a supporto dell’infanzia e della società civile.

SILVIA: AIUTARE SIA I GENITORI CHE I BAMBINI
Silvia oggi si racconta alle mamme di bambini che scoprono la stessa problematica e dice che nel corso di questa battaglia si sono rivelati fondamentali amore e comprensione dei genitori, il supporto degli amici e un carattere battagliero e non disponibile ad arrendersi innanzi al primo ostacolo. “Una ragazza così come un ragazzo affetto da dislessia – afferma Silvia – a scuola può avere problemi serissimi se non supportato adeguatamente da professori sensibili e intelligenti. Nella vita invece – continua Silvia – i dislessici hanno una marcia in più poiché sviluppano speciale memoria capacità di attingere alle conversazioni. Il problema, in un primo momento, si presenta con la lettura che è la base dell’apprendimento tradizionale; per cui – afferma Silvia – è a scuola che bisogna agire per arginare il problema e trasformarlo da disabilità in evento positivo, com’è stato per la mia vita”.

DISLESSIA NON SIGNIFICA ESSERE PERDENTI, ANZI:
La Silvia imprenditrice è molto agguerrita e, per come ha saputo condurre questa fase molto delicata della sua vita, rappresenta il simbolo di un fare onesto, propositivo e vincente che caratterizza la vita dei giovani di oggi. “Il dovere lottare insieme alla mia famiglia per combattere il problema della dislessia – ci racconta Silvia – mi ha aiutato ad osservare e prendere coscienza di problemi più grandi del mio e ad essere capace di guardare oltre la staticità che l’attuale organizzazione della società impone ai giovani. Questo il motivo per cui ho deciso, ad esempio, di entrare nel mondo della diffusione di un’adeguata cultura alimentare dal quale oggi dipendono sia la malnutrizione intesa come assenza di cibo sano che, al contrario, come assunzione di eccessi di cibo. Quando a scuola venivo mortificata e offesa ho pensato anche al peggio. In famiglia , per mia fortuna, ho trovato tutto il sostegno necessario e così oggi ho potuto dimostrare a me stessa che un progetto di vita è capace di colmare i vuoti imposti da una società imperfetta e poco umana. Ai ragazzi della mia età e anche ai più piccoli dico che nulla intorno a noi è perfetto ma che siamo noi, con il nostro fare, che dobbiamo colmare questi  vuoti lasciati dai grandi. Anche una vita spesa a riempire le buche di una strada deve essere letta come la costruzione di quella strada che non c’è”.

SILVIA: PER I GIOVANI UNA SOCIETA’ UMANA E SOLIDALE
E a proposito del rapporto tra Giovani e Società che Silvia ci dice che ci sono cose che i giovani non riescono a superare da soli perché non le comprendono. Una società umana e solidale è fondamentale per offrire ai giovani gli strumenti, a volte anche morali e psicologici, per andare avanti nella realtà. Anche io come tante amiche avevo deciso, una volta laureata, di andare via da Cosenza. Pensavo alla Svizzera, un Paese che aiuta i giovani che hanno idee e investe su di essi.
Poi, lo scorso anno ebbi la possibilità di presenziare alla visita pastorale delSanto Padre Benedetto XVI in Calabria e le sue parole mi fecero capire che io avrei potuto fare una grande scelta: continuare a chiedere aiuto o dare aiuto. Ho scelto di rimanere nella meravigliosa Calabria per aiutare i giovani ad avere fiducia e speranza.

SILVIA: IL MIO DONO AL PAPA PER DIRE GRAZIE
Oggi – conclude Silvia Lanzafame – spedisco al Santo Padre, in Vaticano, il primo Olio Extra Vergine di Oliva della Dieta Mediterranea frutto delle prime eccellenti collaborazioni. E poi, man mano, invierò alla Casa del papa tante altre delizie per ringraziarlo a nome di tanti giovani imprenditori onesti per la sua presenza e per quelle parole che hanno contribuito a responsabilizzarmi verso il prossimo. Ovviamente, si tratta di un messaggio affettuoso che contiene il frutto della “Madre Terra”, come l’ha giustamente definita San Francesco di Assisi nel Cantico delle Creature, che mi ha insegnato a diffondere, da imprenditrice, quella forma alta di rispetto che l’Essere Umano deve avere nei confronti della Natura perché essa possa continuare ad essere sorgente della nostra salute e longevità”.

SILVIA E LA DIETA MEDITERRANEA IN ASSISI
E proprio a tal proposito la giovane Silvia ha partecipato con la Dieta Mediterranea srl, anche in rappresentanza del Brand Etico Simply Med alla Conferenza tenutasi in Assisi sul tema dell’Ecologia del Rapporto tra Uomo e Natura, in occasione della Consegna della “Carta della Pace” aPadre GianMaria Polidoro della Chiesa Nuova. Circostanza che ha registrato la presenza partecipativa del noto economista agroalimentare Fausto Cantarelli. Anche in questa sede Silvia si è resa promotrice del messaggio che la Dieta Mediterranea, Ambasciatrice di economia verde e salutare, aveva da consegnare alla Città di Assisi che proprio in quello stesso giorno, insieme all’UNESCO, si accingeva ad inaugurare le tre giornate dedicate, appunto, alla celebre Dieta Mediterranea che tra le altre è anche la meno idrovora dunque quella più compatibile con la salute dell’Uomo e del Pianeta nel futuro.

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COS’E’ LA DISLESSIA – approfondisci e diffondi
La dislessia è una sindrome classificata tra i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) con il codice F81.0, e la sua principale manifestazione consiste nella difficoltà che hanno i soggetti colpiti a leggere velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non possono essere ricondotte a insufficienti capacità intellettive, a mancanza di istruzione, a cause esterne o a deficit sensoriali.

l’International Dyslexia Association
Secondo la definizione più recente, approvata dall’International Dyslexia Association (IDA), “la dislessia è una disabilità dell’apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura (ortografia). Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inatteso in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica nella lettura che può impedire una crescita del vocabolario e della conoscenza generale”.

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