I secoiridoidi dell’olio extravergine di oliva: polifenoli xeno-ormetici antitumorali e anti-invecchiamento

olio-extravergine-oliva-simplymedA cura della Redazione di Dietamediterraneaitalia.it

I paesi del Mediterraneo presentano, rispetto al nord Europa e agli altri paesi occidentali, una minore incidenza di mortalità per malattie cardiovascolari, cancro e malattie degenerative, almeno in parte attribuito alla cosiddetta Dieta Mediterranea. Nei paesi industrializzati l’eccessiva assunzione di calorie, la maggiore disponibilità di cibo e la minore attività fisica, causano forti squilibri ed errori alimentari strettamente legati all’insorgenza di diverse patologie. In contrapposizione a questo stile di vita c’è la Dieta Mediterranea; questa dieta prevede un alto consumo di vegetali, frutta e acidi grassi monoinsaturi, di cereali, legumi, un moderato consumo di pesce, vino e un basso consumo di carne e grassi animali; la dieta mediterranea non è solo un consumo di cibo, ma uno stile di vita caratteristico delle terre del bacino mediterraneo. L’elemento più significativo della dieta mediterranea è sicuramente l’Olio Extra Vergine d’Oliva, utilizzato come grasso alimentare, non è un semplice condimento, ma rappresenta un “nutraceutico” benevolmente offertoci dalla natura per porre il nostro organismo al riparo dalle continue offese cui la nostra frenetica vita quotidianamente lo espone.

Tradizionalmente molte proprietà benefiche associate all’olio sono state attribuite al suo alto contenuto di acido oleico, oggi invece è sempre più evidente che molti benefici connessi all’ingestione di olio extra vergine di oliva sono dovuti ai suoi componenti minori. Diversi studi sono stati fatti sui componenti minori dell’olio d’oliva, soprattutto sulla classe dei polifenoli e sulle loro proprietà benefiche. Gli ultimi studi del laboratorio Bioactive Food Component Platform (BFCP) in Spagna, hanno avviato un approccio sistematico per chiarire molecolarmente ed esplorare chimicamente se l’ipotesi “xeno-ormesi”, in cui si afferma che la sintesi indotta dallo stress di polifenoli vegetali e molte altre sostanze fitochimiche fornisce una firma chimica ambientale che regola la resistenza allo stress nei consumatori di vegetali, può essere spiegata in termini di reattività dell’asse mTOR/AMPK ai cosiddetti xeno-ormetici. Utilizzando estratti fenolici dell’olio extra vergine di oliva (OEVO) grezzo altamente arricchito in secoiridoidi aglicone, oleuropeina e decarbossimetil oleuropeina aglicone, è stato dimostrato per la prima volta che: (1) l’attività antitumorale di secoiridoidi dell’OEVO è legata all’attivazione di geni dello stress nell’anti-invecchiamento cellulare, compresi lo stress del reticolo endoplasmatico (ER), la risposta della proteina con conformazione alterata, spermidina e il metabolismo delle poliammine, sirtuina-1 (SIRT1) e la segnalazione di NRF2; (2) i secoiridoidi dell’OEVO attivano AMPK e sopprimono geni cruciali coinvolti nell’effetto Warburg e nella capacità di auto-rigenerazione delle “immortali” cellule staminali del cancro; (3) i secoiridoidi dell’OEVO prevengono cambiamenti nella cellula legati all’età, nella sua dimensione, nella sua eterogeneità morfologica, nella disposizione dello schieramento delle cellule e nella senescenza associata a β-galattosidasi dei fibroblasti umani normali diploidi al termine della loro durata di vita proliferativa.

Nelle cellule tumorali altamente proliferative che possiedono metabolismo bioenergetico e biosintetico aberrante, i secoiridoidi impongono riprogrammazione metabolica, ci si aspetterebbe per promuovere l’inibizione della crescita e la morte cellulare; tuttavia, la capacità dei secoiridoidi relativamente non tossica di sovraregolare una varietà di programmi trascrittomici coinvolti nella regolazione delle risposte allo stress, dovrebbe tradursi in una maggiore longevità delle cellule normali. Questo paradosso metabolico apparente può essere facilmente risolto nel contesto di una visione evolutiva del modello “xeno-ormetico AMPK /mTOR”. I laboratori spagnoli BFCP hanno guardato per la prima volta ai secoiridoidi come a biocomposti appartenenti al gruppo definito composti di “ormesi A” (cioè inibitori dell’attività pro-invecchiamento del gerogene mTOR e/o attivatori di gerosoppressori di mTOR, come AMPK) che possono, come il resveratrolo, influenzare le vie di segnalazione anti-invecchiamento in modo da promuovere significativamente citotossicità in cellule tumorali immortali e indebolire gli effetti pro-senescenza legati all’età nelle cellule normali. Seguendo questo approccio, l’analisi dell’intero genoma di cellule altamente aggressive del cancro al seno umano che sono state per breve tempo esposte agli estratti fenolici dell’OEVO grezzo, ed è stato dimostrato che le molecole di difesa della pianta oleacea, che sono in grado di esercitare delle forti attività di denaturazione delle proteine, reticolazione delle proteine e attività lisina-alchilante contro erbivori, possono efficacemente indurre nelle cellule umane vie di segnalazione intracellulari che possono rispondere allo stress biologico a livello molecolare/cellulare. E’ stato confermato che le vie di stress attivate dai secoiridoidi dell’OEVO possono difendere le cellule e i tessuti in modo ormetico, poiché regolano il metabolismo energetico in modo da migliorare la sopravvivenza cellulare durante i periodi di stress.

I secoiridoidi dell’OEVO attivano il gerosoppressore AMPK e inibiscono geni metabolici cruciali coinvolti nell’effetto Warburg e impediscono significativamente cambiamenti legati all’età, nella dimensione della cellula, nell’eterogeneità morfologica, nell’arrangiamento degli schieramenti e nella senescenza associata a colorazione β-galattosidasi di fibroblasti umani normali diploidi.

L’invecchiamento può essere visto come un fenomeno quasi programmato guidato dall’iperattivazione del gerogene sensore di nutrienti, mTOR. A complemento di questa idea, gli studi emergenti indicano che la risposta di segnalazione AMPK diminuisce chiaramente con l’invecchiamento. La perdita di sensibilità dell’attivazione di AMPK allo stress cellulare altera la regolazione metabolica, aumenta lo stress ossidativo e riduce la clearance autofagica. Dato che AMPK è un gerosoppressore cruciale e oncosoppressore che sopprime la geroconversione guidata da mTOR (così come la trasformazione oncogena di mTOR), le malattie legate all’età riflettono un’interazione sinergica tra il nostro percorso evolutivo di sedentarietà, che aumenta cronicamente una serie di fattori geropromotori, ad esempio, attivatori di mTOR come i nutrienti (glucosio, aminoacidi, acidi grassi), fattori di crescita, citochine, insulina e il “design difettoso” di integratori centrali metabolici come AMPK e mTOR. In questo scenario, la xeno-ormesi dovrebbe essere considerata in termini di genosoppressori prodotti da piante che molecolarmente “riparano” il programma pericoloso guidato da AMPK/mTOR di invecchiamento e le malattie connesse con l’invecchiamento. (Xenohormetic and anti-aging acrtivity of secoiridoid polyphenols present in extra virgin olive oil; Landes Bioscence, BFCP, 2013)

Di Denise Camera, Manager della Dieta Mediterranea, Green Economy e Sostenibilità Ambientale

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